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Ti hanno proposto gli impianti con l’anestesia generale? Attenzione, leggi prima questo articolo!

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“Dottore addormentami completamente così non sento nulla!”

Quante volte mi sono sentito dire questa frase. E in questo articolo scoprirai perché questa richiesta è completamente priva di senso e quali sono le alternative per tornare a sorridere senza paura, anche se sei stato traumatizzato in passato da vari dentisti. Bene, iniziamo.

Una delle questioni più importanti quando si va dal dentista è quella di non sentire DOLORE nè durante nè dopo l’intervento.

Sembra logico. Fortunatamente una delle più grandi scoperte dell’uomo che ci ha aiutato in questo senso è stata proprio l’anestesia.

Se stai leggendo questo articolo sono sicuro che sei rimasto traumatizzato da qualche intervento doloroso o da un dentista che non ha saputo fare bene l’anestesia, e se vuoi porre rimedio ed avere nuovamente il coraggio per andare dal dentista senza paura sei nel posto giusto.

Probabilmente la parola “anestesia” ti fa tremare al solo pensiero, e ti do’ ragione.

Sappi però che le cose sono cambiate e ormai è possibile procedere ad effettuare degli interventi di implantologia con una quantità di anestesia che è la metà rispetto a quella che si conosce.

Ma prima di parlartene seguimi un attimo, in quanto ti sto per spiegare quale è il problema fondamentale dietro l’anestesia.

L’anestesia si suddivide in locale e generale.

La prima serve a togliere la sensibilità del paziente nella zona in cui si interviene e la seconda serve a bloccare interamente la coscienza del paziente, riducendo le funzioni vitali e permettendo al chirurgo, una volta intubato il paziente, di lavorare in totale serenità. Nella maggior parte dei casi l’intubazione è necessaria in quanto con l’anestesia generale il paziente perde la capacità di respirare.

Fig.1 Esempio di respirazione artificiale tramite intubazione

Veniamo subito al dunque, per il trattamento dei pazienti che hanno paura del dentista è sufficiente l’anestesia locale. Quello che può aiutare al massimo è l’utilizzo di una sedazione cosciente o di una ansiolisi con le benzodiazepine.

Ma c’è una notizia ancora migliore, con l’implantologia Soft è richiesta ancora meno anestesia locale, e questo può giovare a pazienti che hanno problemi di salute come insufficienza renale o in chi non tollera l’anestesia locale.

Adesso ti dimostro subito il perché.

Nella maggior parte dei casi la zona da anestetizzare è quella nella quale si opera, penso tu sia d’accordo. Nel caso l’intervento di implantologia su arcata intera bisognerà ovviamente anestetizzare tutta l’arcata nella quale si lavora e si scollano i tessuti per poi intervenire con gli impianti.

 

Nel caso dell’implantologia Soft non viene fatto nessun taglio, ma è il computer che ci guida nell’inserimento degli impianti ed il risultato è un piccolo forellino come quello che puoi vedere in foto.

Fig. 2 Il decorso post-operatorio dopo l’intervento di un’intera arcata, come puoi vedere ci son solo 4 forellini

Questo significa che l’anestesia viene effettuata in maniera mirata solo nelle zone richieste ed in quantità minore. Ci sono alcuni pazienti a cui è bastato un terzo di fiala d’anestetico per mettere gli impianti.

Riassumendo: non solo non è richiesta l’anestesia generale ma spesso i dosaggi di anestesia locale nella nuova implantologia Soft sono la metà rispetto all’implantologia classica, con vantaggio per il paziente che assume meno farmaci.

In uno studio che ho effettuato per la specializzazione in Implantologia emerge proprio questo: nel caso dell’implantologia senza lembo non solo l’intervento è più rapido, ma è richiesta anche meno anestesia.

Detto questo ci sono alcuni dentisti, soprattutto fuori Italia, che fanno vanto di fare la maggior parte degli interventi in anestesia generale.

Qualche volta mi capita anche di sentire qualche paziente chiedere di fargli l’anestesia generale “così non sente niente”.

Trovo tutto questo pazzesco, e se hai mai sentito parlare dei rischi dell’anestesia generale puoi darmi ragione.

Se ancora non li conoscessi nel dettaglio voglio renderti consapevole di quali sono i rischi, ecco qualche esempio:

fra le complicanze frequenti (cioè che capitano quasi sempre) abbiamo nausea, vomito, mal di gola, brividi, lividi, confusione e perdita transitoria della memoria, dolori post-operatori dovuti alla posizione del paziente mantenuta per ore sul tavolo operatorio. Per esperienza personale aggiungo anche le lesioni alle commissure labiali, tenendo divaricate a lungo le labbra.

Fra quelle più rare ma anche più pericolose ci sono invece:

Reazione allergica ai farmaci, spesso l’evenienza più temuta in quanto può portare anche a shock anafilattico.

Lesione ai denti, spesso in caso di denti parodontopatici.

Infine ricordiamo fra le altre complicanze il decesso del paziente, che si verifica in una anestesia ogni 10000.

Ovviamente l’evenienza di queste complicanze, come tu stesso puoi leggere, è molto rara. Ma ricordiamo che col giuramento di Ippocrate abbiamo fatto una promessa, quella di non nuocere il paziente se non è fondamentale.

E tu pensi che sia così fondamentale correre questi rischi quando esistono delle pratiche molto meno invasive e che di sicuro non richiedono l’anestesia generale?

L’anestesia generale non è un favore che fanno a te! Ma è un favore che i dentisti e l’organizzazione dietro le grandi cliniche fanno a loro stessi per poter lavorare a proprio agio senza il paziente che mi muove o ha dei problemi.

Inoltre per poter effettuare una anestesia in Italia è richiesta una sala operatoria dotata di caratteristiche così stringenti che gli studi che possono effettuarla si possono contare sulle dita di una mano e spesso fanno parte di reparti ospedalieri che poi vengono dati in affitto agli operatori.

Ora veniamo a noi: pensi che sia davvero fondamentale, per mettere qualche impianto dentale, fare una anestesia generale con tutti i rischi che si possono correre?

Ti sentiresti al sicuro poi farla fuori Italia, in un Paese in cui le leggi, i requisiti autorizzativi sono meno stringenti e in cui tutto è più semplice?

Diciamoci la verità, l’anestesia generale non è un valore aggiunto per il paziente, ma solo per il dentista che opera.

Esistono tuttavia tantissime alternative che possono rendere perfettamente sicura la procedura.

Io stesso ho subito due interventi in anestesia generale e so cosa si prova. L’iter è molto più complesso e prevede prima di tutto una visita anestesiologica, il passaggio nella sala attrezzata per il risveglio (che spesso può essere brusco) ed infine un periodo di convalescenza più o meno lungo. Poi c’è la fase di tensione ed apprensione tua e dei tuoi cari prima e durante l’intervento che non è da sottovalutare. Insomma, non ti auguro di provare questa esperienza.

 

In quali casi l’anestesia generale può essere utilizzata?

Praticamente nessuno, le uniche eccezioni possono essere in pazienti diversamente abili che sono totalmente non collaboranti o per interventi estremamente complessi di rimozione di cisti di notevoli dimensioni, ameloblastomi (un tipo di tumore benigno ma molto aggressivo che si verifica nella mandibola) o chirurgia ortognatica. Tutti casi in cui di sicuro non rientrano gli impianti.

Allo stato attuale anche gli interventi di implantologia più invasivi possono essere resi più semplici grazie alla chirurgia computer guidata o all’utilizzo di alternative come gli impianti pterigoidei. Gli stessi impianti zigomatici, che sono molto invasivi, spesso possono essere evitati.

Ed è proprio per questo che io sono da anni sul campo per combattere l’implantologia invasiva, le rigenerazioni e gli interventi in anestesia generale (tranne se strettamente necessari, ma non in tutto questo non rientrano gli impianti).

Esiste una tecnica, ImplaSoft, che permette dati alla mano di risolvere il 95% dei casi senza ricorrere alla chirurgia rigenerativa o agli innesti di osso, che può essere utilizzata su tantissime tipologie di pazienti a rischio che spesso son destinati a rimanere senza denti.

Non si tratta di implantologia guidata, e neanche di tecniche su 4 impianti.

E’ una tecnica che è nata dall’unione di tutte le tecniche conosciute sul mercato e che utilizza il computer come componente principale per poter garantire la precisione ed i risultati.

Grazie ad essa abbiamo fatto tornare a sorridere in sole ore senza tagli col bisturi e punti di sutura circa 1300 pazienti da tutta la Sardegna e dall’Italia.

Se alcune strutture vantano di poter utilizzare l’anestesia generale per mettere qualche impianto, rifiuta gentilmente, dico davvero. Esistono delle tecniche che possono evitarti tutto questo e soprattutto evitano di sottoporti al rischio di una anestesia generale.

Per fartele conoscere e spiegarti come lavoriamo, portandoci ad andare dal dentista senza paura, ho preparato per te un gruppo con tutti i miei pazienti in cui ti sarà tutto più chiaro. Per entrarci l’unica cosa che devi fare è cliccare qui ed iscriverti:

https://www.facebook.com/groups/ildentistainforma/

Il gruppo sarà aperto al pubblico ancora per poco per poi dedicarmi totalmente alla risoluzione delle domande di quelli che sono i membri. Ti aspetto!

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Grazie alla gentilezza delle nostre assistenti e agli aggiornamenti in psicologia e gestione della paura siamo in grado di rendere gli interventi del tutto atraumatici per bambini e adulti. Andare dal dentista non è mai stato così piacevole!

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