Cura della parodontite

 
CHE COS’E’ IL PARODONTO?

Il parodonto è la struttura di sostegno del dente che è composta da diverse parti. Il dente infatti si trova inserito nell’osso alveolare, l’osso costituisce così la prima delle componenti del parodonto. Tra osso e radice del dente è presente un legamento, detto legamento parodontale, che ha la funzione di ammortizzare e trasmettere gli stimoli all’osso sottostante. La radice del dente a sua volta è rivestita dal cemento, un materiale simile all’osso ma più duro, che contiene alcune cellule vitali. Qundi il dente a livello della radice è rivestito dal cemento che a sua volta è collegato mediante il legamento parodontale all’osso. Queste son le componenti dure del porodonto, mentre nella porzione superiore il dente, a livello della corona è rivestito dalla gengiva. La gengiva presenta un solco nel quale può infiltrarsi sia la placca che il tartaro e questo determina delle patologie a livello del tessuto di sostegno del dente che possono minare la stabilità del dente stesso.

CHE COSA SONO LE MALATTIE DEL PARODONTO?

Sono delle alterazioni della struttura di sostegno del dente che evolvono progressivamente sino a portare alla perdita del dente. La malattia parodontale (un tempo chiamata piorrea) parte dal solco gengivale e si estende progressivamente andando a coinvolgere altre strutture come l’attacco del parodonto.La causa principale sono dei microrganismi. In Italia la malattia parodontale è una delle principali cause di perdita del dente. Esistono diversi tipi di patologia:

Gengivite: affligge il 90% della popolazione, è una semplice infiammazione della gengiva che può essere associata o meno al sanguinamento a seguito di palpazione del sito interessato. La gengivite non necessariamente evolve in parodontite e non è dolorosa. Molto più temibile è la cosidetta gengivite ulcero-necrotizzante che in ogni caso è rara nei Paesi industrializzati ed è causata da un mix di batteri come le spirochete.

Parodontite: quando l’infezione si estende oltre il solco gengivale si parla di parodontite. Questa può essere localizzata quando coinvolge solo pochi denti o generalizzata quando coinvolge almeno un terzo dei siti della boca. Inoltre la parodontite in base al suo decorso ed all’età di insorgenza può dividersi in aggressiva e cronica. La prima ha un decorso di circa 15 anni e affligge la popolazione con un età media di 28 anni. Il batterio responsabile è l’ Aggregatibacter. Può essere localizzata o generalizzata ed è insidiosa in quanto può portare alla perdita di tutti i denti entro i 45-50 anni. La parodontite cronica invece in media in pazienti di 35-40 anni e impiega dai 20 ai 30 anni per portare alla perdita dei denti. Entrambe sono indolori.

Parodontite necrotizzante: parodontite grave che si associa a dolore, necrosi gengivale, alitosi. Possono essere presenti linfonodi del collo ingrossati e compromissioni dello stato di salute generale come febbre e/o malessere.

DA CHE COSA SONO PROVOCATE LE PARODONTITI E LE GENGIVITI?

La parodontite e la gengivite è una infiammazione causata da batteri, si parla quindi di infezione localizzata al parodonto. Normalmente i batteri e le cellule epiteliali morte e gli eventuali residui di cibo insieme alla saliva formano la cosidetta PLACCA. Questa accumulandosi a livello della superficie dei denti e della tasca parodontale costituisce uno stimolo irritativo. Successivamente la reazione infiammatoria determina gengivite. I batteri crescono dentro la tasca parodontale e minano il sostegno del dente stesso. L’organismo riesce tramite l’infiammazione ad arginare l’infezione. Fattori quali il fumo, il diabete o stati di debolezza del sistema immunitario. Un altro importante fattore di rischio è il tartaro, costituito da batteri e cellute morte calcificate. Il tartaro più che essere fattore di rischio primario tende a facilitare l’accumulo di placca in quanto la nasconde. La procedura di pulizia dentale ha proprio lo scopo di eliminare il tartaro ed è chiamata DETARTRASI.

OGNI PERSONA HA LE STESSE PROBABILITA’ DI CONTRARRE LA MALATTIA?

Diversi studi hanno dimostrato come il 30% delle persone siano più suscettibili alla malattia parodontale. In ogni caso le probabilità dipendono da: sistema immunitario del paziente, anatomia dei denti e potenziale dei batteri. Alcuni batteri infatti sono più aggressivi di altri. Alcuni studi su gemelli omozigoti e quindi identici ha dimostrato che hanno le stesse probabilità di contrarre la malattia.

COME SI CURA LA PARODONTITE?

La parodontite si cura per il 20% in studio ed il restante 80% in casa grazie all’azione del paziente. Senza una corretta igiene orale le sedute in studio possono essere ritenute inutili. Una prima forma di prevenzione è la detartrasi, dove tramite uno strumento che rilascia ultrasuoni si va a creare una crepa nel tartaro che così si distacca dal dente e va eliminato. non si può ripristinare la gengiva distrutta ma si può arrestare l’evoluzione della malattia. La terapia è detta anche terapia causale in quanto ha lo scopo di eliminare la causa della malattia. Essa è formata da diverse fasi:

eliminazione del tartaro sotto tasca tramite appositi strumenti, detta scaling;

levigatura delle radici per evitare l’accumulo di batteri;

istruzione del paziente alla corretta igiene orale.

LA TERAPIA PARODONTALE HA SUCCESSO?

Nel caso il paziente segua le istruzioni per una corretta igiene orale la gengiva tenderà a recedere a seguito della riduzione delll’edema. Inoltre si potranno eventualmente rigenerare le gengive tramite tecniche apposite.

 IL FUMO PUO’ INFLUIRE SULLA SALUTE ORALE?

Oltre a causare danni a livello di tutto l’organismo, il fumo causa danni anche a livello gengivale. La sua azione è dovuta sia ad uno stimolo irritante che locale che alla minore ossigenazione dellle gengive. I pazienti parodontali fumatori hanno più macchie dentali, più tartaro, maggiore perdita ossea e tasche più profonde. Il dentista può darti maggiori informazioni sull’argomento.

LA PARODONTITE E’ UNA MALATTIA SOLO DELLA BOCCA?

La parodontite non si localizza unicamente alla bocca. Infatti è stato dimostrato che uno stato di infiammazione cronico a livello della bocca determina danni anche a livello dei vasi sanguigni e del cuore. Trattando la malattia parodontale si riduce l’incidenza di malattie quali infarti, ictus, aterosclerosi. Inoltre la parodontite nei pazienti diabetici diminuisce la capacità di controllare la glicemia ed allo stesso tempo i pazienti diabetici hanno un maggior rischio di parodontite e devono essere tenuti sotto controllo in studio.

COME SI SPAZZOLANO CORRETTAMENTE I DENTI?

Un corretto spazzolamento dei denti permette di controllare la placca e limitare l’insorgenza di malattia parodontale. Inoltre è raccomandato lo spazzolamento anche per mantenere i risultati ottenuti tramite la terpia causale. La corretta tecnica di spazzolamento può essere insegnata in studio dal dentista o dall’igenista. In ogni caso lo spazzolamento deve durare almeno due minuti e consiste in un movimento rotatorio delle setole che vanno dalla gengiva alla superficie del dente. Bisogna ricordarsi di spazzolare correttamente ogni sito per i migliori risultati.

Cosa dicono di noi i nostri pazienti

Grazie alla gentilezza delle nostre assistenti e agli aggiornamenti in psicologia e gestione della paura siamo in grado di rendere gli interventi del tutto atraumatici per bambini e adulti. Andare dal dentista non è mai stato così piacevole!

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